L’agenzia funebre La Rinascente di Enzo D’Angelo, con sede a Pescara, ha incontrato un ostacolo nel suo progetto di realizzare il primo impianto di cremazione per animali domestici in Abruzzo. Dopo aver presentato una richiesta al Suap del Comune di Chieti per realizzare l’impianto a Chieti Scalo, in via Piaggio, come precedentemente riportato in un articolo, l’azienda ha affrontato resistenze da parte delle aziende locali, che hanno raccolto firme per bloccare i lavori citando preoccupazioni ambientali.
La conferenza dei servizi, programmata per il 27 marzo, ha preso in considerazione le preoccupazioni delle aziende locali e ha accolto le istanze di blocco dei lavori. Questa decisione ha causato un danno economico all’impresa La Rinascente e un ritardo nell’apertura dell’impianto di cremazione per animali da compagnia.
Nonostante le preoccupazioni ambientali, i forni crematori moderni sono progettati per avere emissioni quasi nulle. Operando a temperature di circa 1000 gradi Celsius, i forni crematori vaporizzano l’acqua e convertono il carbonio in anidride carbonica, entrambi componenti naturali dell’atmosfera. Di conseguenza, l’impatto ambientale di tali impianti è minimo o nullo.
La decisione della conferenza dei servizi rappresenta un contrattempo per La Rinascente e per i residenti dell’Abruzzo che desiderano una soluzione alternativa alla sepoltura dei loro animali domestici. La cremazione degli animali domestici sta diventando sempre più popolare, permettendo ai proprietari di conservare le ceneri del loro amato animale in un’urna o di spargerle in un luogo speciale. Con un impianto locale, i cittadini abruzzesi avrebbero beneficiato di una riduzione delle spese e del costo del servizio.
La Rinascente sta ora valutando le prossime mosse legali per cercare di far avanzare il progetto, nonostante i ritardi e gli ostacoli incontrati.