Chieti: contrabbando di bare cinesi. 10 persone denunciate.

L’operazione “China Coffins” iniziata nel 2013 continua con altre 10 persone denunciate. Migliaia di bare importate di contrabbando come fossero del semplice legname (e dunque pagando tasse e diritti doganali più bassi) e rivendute in maniera contraffatta con falsi marchi di note aziende del settore, sia italiane che europee.  I finanzieri teatini, già nell’ottobre 2013 avevano scoperto tutto, denunciando quattro persone e sequestrando i depositi di Casacanditella, Francavilla al Mare e Vacri con oltre 1200 bare contraffatte.

Il nuovo sviluppo è avvenuto per un falso furto denunciato a febbraio scorso: da uno dei due depositi di Casacanditella erano sparite 385 bare. “Il furto era falso”, ha detto il comandante provinciale della Finanza, colonnello Vittorio Di Sciullo, “tanto è vero che siamo riusciti a scoprire un altro deposito a Popoli dove abbiamo ritrovato 67 delle 385 bare scomparse”.

Le bare prendevano la via delle agenzie funebri e venivano vendute in un mercato parallelo da quattro società (due di Francavilla al mare, una di Valenzano ed una di Sant’Agata Feltria). Sono otto le società italiane (competenza di Chieti) coinvolte nell’illecita importazione e commercializzazione delle bare, per un giro di affari annuo che supera i 6 milioni di euro.

 

Articolo scritto da Agenzia Funebre La Rinascente – Onoranze Funebri di Pescara

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